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| Photo: The Arctic Sunrise - © Greenpeace |
The Arctic Sunrise entered the Kara Sea on Friday and is heading toward several exploration vessels operating for Rosneft and its US-based partner ExxonMobil at the East-Prinovozemelsky oil field, the group said in a statement.
The Greenpeace ship is determined to stage peaceful protests against the Russian state firm as well as the government’s sanctioning of oil exploration in Arctic national parks and wildlife reserves, where 1.2 million square kilometers of previously protected territories have been opened for oil drilling, the group said.
The Northern Sea Route’s Russian administration last week prohibited the Arctic Sunrise from entering those waters, citing paperwork problems.
It remained unclear what sanctions the Arctic Sunrise would face for disregarding the ban, though a Greenpeace spokeswoman told RIA Novosti that the group’s legal team had deemed the risks “acceptable.” Northern Sea Route rules spell out no penalties for ignoring them.
Greenpeace said the ban was an attempt to stop its campaign against plans for offshore drilling in the Arctic. The Arctic Sunrise also tracked a Rosneft exploration vessel in the Barents Sea for two days last week.
Environmental groups oppose Arctic drilling plans on the grounds that a potential oil spill would be impossible to clean up using modern technologies.
Rosneft on Wednesday offered to give Greenpeace a television set because television news programs would provide the environmentalists with “objective information” about the company’s operations. Greenpeace declined the offer.
en.rian.ru
24/8/13
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| © RIA Novosti |
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Nave di Greenpeace cambia rotta dopo le minacce della Russia....
ΑπάντησηΔιαγραφήL'imbarcazione dell'organizzazione ambientalista ha dovuto lasciare il mare di Kara dopo le pressioni della guardia costiera russa: "Volevamo segnalare i rischi che si nascondono dietro le trivellazioni di petrolio"
ROMA - La nave rompighiaccio di Greenpeace, Arctic Sunrise, ha deciso di allontanarsi dalla rotta del Mare del Nord sotto la minaccia della guardia costiera russa di ricorrere all'uso della forza e delle armi. Lo rende noto l'organizzazione ambientalista.
Blitz della guardia costiera. "Questa mattina quattro membri della guardia costiera sono saliti a bordo della nave senza alcun permesso dopo che un gruppo di attivisti aveva aperto dei banner 'Save the Arctic' sui gommoni vicini alla nave Geolog Dmitry Nalivkin, noleggiata dalla compagnia Rosneft di proprietà dello stato russo e dal gigante americano Exxon Mobil", spiegano gli ambientalisti.
Le trivellazioni nell'Artico. "Siamo qui per conto di quasi 4 milioni di persone che vogliono conoscere i rischi che si nascondono dietro le trivellazioni di petrolio nell'Artico, ma le autorità russe continuano a voler bloccare ogni nostra azione", ha dichiarato Christy Ferguson, la campaigner a bordo della nave.
Divieto di ingresso violato. Mercoledì scorso il governo russo aveva negato all'Arctic Sunrise il permesso di entrare nella rotta del Mare del Nord, nonostante la nave soddisfacesse i requisiti di sicurezza richiesti per navigare nell'area. Greenpeace International ha dichiarato che il divieto di ingresso è stato un tentativo del governo russo di soffocare le voci di coloro che criticano l'industria petrolifera. Nonostante il divieto, sabato mattina la nave aveva fatto ingresso nel mare di Kara.
http://www.repubblica.it/ambiente/2013/08/26/news/nave_greenpeace_lascia_l_artico_dopo_le_minacce_della_russia-65331705/?rss
26/8/13